INFO E CONTATTI PRO LOCO:
Sede: Via Boccaccio, 13 – 61030 Serrungarina
Presidente: Tommaso Berloni
Telefono: 0721/892404
Email: prolocoserrungarina@gmail.com
SERRUNGARINA:
Serrungarina sorge fra le colline che delimitano la sponda sinistra del basso Metauro.
Era anticamente chiamata Brisighella e deve il suo nome attuale probabilmente a Ser Ungaro degli Atti, notaio del XIV° secolo.
Sorta ai tempi della guerra tra Goti e Greci nel 534, come rifugio per le popolazioni devastate dai conflitti, nel 1343 passa sotto il dominio dei Malatesta che vi edificano la rocca, oggi scomparsa, con l’eccezione della cisterna per la raccolta delle acque.
Fu presso le sue mura che Sigismondo Malatesta pose in rotta nel 1432 le milizie del Vitelleschi, mandategli contro da Papa Eugenio IV°.
Successivamente Serrungarina costituì per lungo tempo uno dei capisaldi di difesa del territorio fanese contro quello montefeltresco e fu la stessa comunità fanese a farvi costruire a proprie spese, nel 1482, la cosiddetta “Traforata”: un condotto sotterraneo con grande pozzo d’accesso a scala elicoidale, atto a condurre l’acqua fino agli antichi mulini della Sacca.
All’interno della cinta murata del castello, là dove sorgeva la rocca, al termine di una suggestiva gradinata sorge la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio abate, fatta costruire nel 1665 e riedificata nel 1867. Al suo interno sono custodite due pregevoli tele: “Immacolata Concezione” di Giuliano Persciutti e “Visitazione” di Gianfrancesco Guerrieri.
Fanno parte del territorio comunale di Serrungarina anche gli antichi castelli di Bargni e Pozzuolo. Il primo propone la Chiesa di San Appolonia (1543) e le ville antiche delle famiglie Federici, Serafini e Oliva. Il secondo è un piccolo borgo fortificato con un caratteristico campanile del 1600 e il limitrofo Monte della Matera, il più alto della zona, attorno al quale s’intrecciano diverse leggende.
La produzione di olio e vino di qualità, ribadiscono la meritata rinomanza dei prodotti tipici della valle metaurense. Unica specialità è la coltura della Pera Angelica, che fa di Serrungarina l’unica produttrice a livello nazionale di questo gustoso frutto estivo giallo e rosso, dalle forme accattivanti, dolce e succoso.
La Pera Angelica, frutto raro e pregiato, è stato salvato dall’oblio grazie alla passione e alla cura degli agricoltori di Serrungarina, che sono riusciti a conservare piante di oltre 70 anni.
A Serrungarina e dintorni, la coltivazione è comprovata dagli inizi del Novecento e oggi alcuni produttori raccolgono, tra la fine di agosto e gli inizi di settembre, una produzione selezionata e unica a livello nazionale, utilizzata per gustose preparazioni gastronomiche (antipasti, dolci, piatti salati), oppure destinata alla produzione di marmellate, pere sciroppate e grappe. Non manca anche un’acquavite di Pera Angelica.
Nel maggio 2001 un Decreto Ministeriale, ha riconosciuto la Pera angelica come Prodotto agro-alimentare tradizionale.
Agli inizi di Settembre, Serrungarina festeggia il suo frutto con la Festa della Pera Angelica, che anima il centro storico con botteghe e locande, fra degustazioni, spettacoli e convivialità. Non mancano spazi artistici dedicati all’arte dell’acquerello e della ceramica.
In estate invece, spazio alla Festa della Mietitura, con la mostra degli attrezzi agricoli di un tempo, stand gastronomici, ballo popolare e rievocazione di mietitura e battitura.
Significativi anche il Carnevale di Serrungarina, con sfilata di carri e lancio di dolciumi, ed il Presepe meccanizzato, che nel periodo natalizio ed oltre, attira numerosi visitatori.
EVENTI:
• Festa della Mietitura e Trebbiatura – Luglio
• Festa della Pera Angelica – Settembre