PASSO DEL FURLO

About This Project

INFO E CONTATTI PRO LOCO:

 

Sede: Via Furlo – 61041 Acqualagna

Presidente: Alvaro Guazzaroni

Anno di costituzione: 1965

Telefono: 0721/700206

Email: passodelfurlo@libero.it

 

 

 

 

PASSO DEL FURLO:

 

Istituita nel 2001, la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo è un autentico paradiso. Le pareti rocciose dei monti Pietralata e Paganuccio, prodotte dall’erosione delle acque del Candigliano, si innalzano per centinaia di metri a picco su un verde laghetto e formano la caratteristica Gola del Furlo, dal singolare aspetto alpino e dal fascino unico, che la inserisce di diritto tra le maggiori attrattive dell’Italia centrale.
La suggestione del paesaggio si unisce a una prodigiosa ricchezza naturalistica che vanta esemplari di flora e fauna davvero singolari. Basti pensare all’aquila reale, al falco pellegrino, al gufo reale, ai lupi, ai caprioli, ai daini e ai cinghiali che abitano la Riserva. La vegetazione che ricopre le cime del massiccio è assai ricca e variegata, così come ricchissima è la vita che pullula nelle foreste, nei pascoli e nei cespuglieti.

Anche geologicamente la vallata del Furlo ha grande interesse. Qui affiorano le rocce calcaree di origine marina della successione meso-cenozoica umbro-marchigiana: Calcare Massiccio, Corniola, Rosso Ammonitico, Calcari del Bugarone (Giurassico); Maiolica, Marne a Fucoidi e Scaglie, Bianca e Rossa (Cretaceo).

Nella parte alta della Scaglia Bianca è riconoscibile il livello Bonarelli, nero, bituminoso, che segna il limite tra Cenomaniano e Turoniano e rappresenta un orizzonte guida per tutta l’area umbro-marchigiana

Molte di queste formazioni hanno fornito fossili a cavatori del luogo e collezionisti.

Il Furlo è stato protagonista di tante vicende storiche e leggendarie.

Il popolo italico che per primo comprese l’importanza della viabilità nell’economia fu quello etrusco, che costruì la strada di collegamento tra Roma e Rimini, l’attuale Flaminia.

Dopo la dominazione Romana, nel 1234 il Furlo entrò a far parte del territorio dei Montefeltro e restò nelle tenebre. L’avvento dei Della Rovere non migliorò la situazione, dato che il Furlo pullulava di banditi. Nel 1631 fu incorporato nello Stato Pontificio.

Le condizioni di difficoltà, per la caduta di massi, l’incuria e la presenza di malviventi, non si attenuarono e, nel 1771, le poste pontificie si videro costrette ad evitare la gola. Fu solo nel 1797 che i francesi riuscirono a bonificare la gola insediandovi un comando militare.

Nel 1861 il Furlo entrò a far parte del regno d’Italia, mentre nel 1863 fu liberato dalla presenza dei banditi e reso sicuro.

La Riserva della Gola del Furlo è diventata uno spazio d’incontro aperto, capace di costruire e veicolare una cultura dell’accoglienza turistica e dell’inclusione sociale, ed è la prima Riserva statale a ricevere la “Carta europea del turismo sostenibile”, uno strumento metodologico ed una certificazione che permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile.

Molto interessante è Il Museo del Territorio “Lorenzo Mannozzi-Torini”, costituito da due sezioni principali: geologica-paleontologica e faunistica, oltre che da una sezione dedicata al lavoro dell’uomo nelle cave.
Il museo propone un itinerario conoscitivo che offre al visitatore un’immagine integrata del Territorio del Furlo, raccontando sia gli aspetti strettamente geografici, geomorfologici e naturalistici, sia quelli relativi al rapporto dell’uomo con le risorse ambientali della zona.

Da visitare anche l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo (fine X° secolo), in località Pianacce. Al suo interno presenta affreschi quattrocenteschi raffiguranti una Madonna con bambino (due raffigurazioni), San Vincenzo e altri santi. Si conserva inoltre il dipinto di una Madonna del latte.

Durante l’anno la Riserva propone delle escursioni gratuite, in cui le guide della Riserva sono a completa disposizione dei visitatori, per far conoscere loro le peculiarità storico-naturalistiche dell’area protetta.

Vengono organizzate anche visite guidate per le scuole, che prevedono passeggiate didattiche lungo la Gola del Furlo e visita guidata al Museo.

 

 

 

 

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