TORRE BROMBOLONA – CANAVACCIO

TORRE BROMBOLONA – CANAVACCIO

“Le meraviglie del Territorio” è un nuovo appuntamento dove vengono presentate le meraviglie della Provincia di Pesaro e Urbino: monumenti, edifici, opere… Insomma, tutto il patrimonio storicoartisticoculturalearchitettonico ambientale del nostro magnifico territorio, con un occhio speciale per quei beni meno conosciuti e che potrebbero passare inosservati.

TORRE BROMBOLONA – CANAVACCIO

Sulle colline soprastanti la frazione di Canavaccio si trova un’antica torre di guardia, bianca e solitaria, denominata “Torre Brombolona”.

Tale toponimo deriva dal termine dialettale “bromboli”, ossia le colonnine di ghiaccio che i castellani vedevano formarsi in inverno sulla campana, posta un tempo sulla cima della torre.

La Torre Brombolona è un autentico simbolo di Canavaccio, testimonianza di un passato identitario e ricco di memorie.

In origine era adiacente all’Oratorio di San Leonardo, risalente al XV° secolo, situato all’interno delle mura del castello del Conte Primicilio.

Attualmente versa in condizioni di totale abbandono, assediata non più da nemici ma da una fitta vegetazione. Ad ogni modo la torre (alta circa 15 metri), continua ad essere ancora ben visibile dalla piana e dalle colline circostanti.

Interessante e curioso, l’enigma che avvolge la quattrocentesca campana, contesa tra i castelli di  Primicilio e Gaifa: a poca distanza dalla torre sorgeva un tempo un altro fortilizio, quello di Gaifa, che nella prima metà del XV° secolo  fu distrutto, insieme alla sua torre campanaria, da una frana.

Spianate le macerie, fu ritrovata la quattrocentesca campana in buone condizioni.

Il Conte di Gaifa comandò di alloggiarla su di un grosso olmo che si trovava nei paraggi. La soluzione però, da temporanea divenne stabile e la campana venne lasciata a lungo in balia del freddo, della pioggia e della neve (da qui, la nascita del nome Brombolona).

Il Conte Primicilio, che possedeva una torre ma non una campana, propose al conte di Gaifa di donargli la sua, orfana della torre, e vista la vicinanza tra le due comunità di utilizzarla in comune, ma la risposta fu un secco no.

il conte Primicilio allora, approfittando della prima notte di bufera, fece scomparire la Brombolona dall’olmo di Gaifa, portandola sulla sua torre.

A quel punto Gaifa non poté fare più nulla, dato che per riprendersela avrebbe dovuto assaltare un munito fortilizio.

Ancora oggi, nessuno conosce le sorti o l’ubicazione della campana.

Torre Brombolona, Canavaccio – Veduta 1
Torre Brombolona, Canavaccio – Veduta 2