Tifernum Mataurense – Sant’Angelo in Vado
Sant’Angelo in Vado (“Sant’Angël” in dialetto gallo-piceno; anticamente “Tifernum Mataurense”) è un comune italiano di 3949 abitanti, della provincia di Pesaro e Urbino, nelle Marche. Fu sede vescovile, ora unita nell’arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado. I Longobardi ricostruirono il nuovo abitato sulle rovine della città romana quasi completamente ricoperte dai terreni alluvionali, e lo dedicarono all’arcangelo Michele, di qui il nome di Sant’Angelo. La seconda parte del nome “in Vado” fu aggiunta successivamente e sarebbe da attribuire al fatto che per raggiungere i due tronconi della città adagiata sulle rive del fiume, si dovesse “guadare” il fiume Metauro. Secondo un’altra interpretazione invece la parola è collegata al guado, una pianta che cresce piuttosto abbondante lungo le rive del fiume e dalla quale, attraverso un opportuno procedimento, si estraeva un inchiostro scuro utilizzato per stampe e la tintura dei tessuti. Tra i principali Luoghi di interesse, troviamo la DOMUS DEL MITO, ovvero, il più importante ritrovamento archeologico venuto alla luce negli ultimi 50 anni, appartenente alla Civiltà Romana.