PORTA DELLA MANDRIA – FANO

PORTA DELLA MANDRIA – FANO

“Le meraviglie del Territorio” è un nuovo appuntamento dove vengono presentate le meraviglie della Provincia di Pesaro e Urbino: monumenti, edifici, opere… Insomma, tutto il patrimonio storicoartisticoculturalearchitettonico ambientale del nostro magnifico territorio, con un occhio speciale per quei beni meno conosciuti e che potrebbero passare inosservati.

PORTA DELLA MANDRIA – FANO

La Porta della Mandria di Fano si può definire, in riferimento alla sua ubicazione geografica, “porta ovest”. Dato che consentiva alla Flaminia di uscire dalla città per dirigersi a nord e per San Biagio, Roncosambaccio e Trebbiantico raggiungere Pisaurum, potrebbe definirsi più propriamente “porta Pesaro”.

Scampata in parte agli abbattimenti antichi e poi a quelli recenti ancor più devastanti, la porta si apre a metà di un interturrio nel tratto di mura detto “della Mandria” (da qui il nome), dietro al Monumento ai Caduti.

È venuta alla luce nel 1925 durante uno dei tentativi, per fortuna scongiurati, di demolizione delle mura.

Risulta integra fino all’imposta dell’arco, realizzata in blocchi parallelepipedi di arenaria secondo la tecnica dell’opus quadratum. Nella parte superiore è frutto di un accurato restauro realizzato recuperando i massi superstiti, ricollocati con le dovute integrazioni a mattoni, nella posizione originaria.

La porta romana è stata costruita secondo un preciso progetto basato sulla disposizione simmetrica delle varie componenti.

È larga verso l’esterno 3,56 metri e nella parte interna 4,15 metri, mentre la profondità è di 2,67 metri. L’altezza del passaggio fino all’imposta dell’arco è di 3,56 metri ed in totale è di 5,35 metri.

Il rapporto tra larghezza e altezza è quindi di 1/1,5″. Il percorso stradale in asse con questa porta, individuato anche dalla presenza del sottostante condotto fognario, risultava del tutto anomalo rispetto all’impianto urbano a scacchiera.